Corriere della Sera - La Lettura

La femminilit­à secondo Bourdin l’allievo di Man Ray che fece scuola

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Era un fotografo che amava la natura effimera delle riviste di moda, Guy Bourdin (1928-1991), che con le sue immagini è riuscito a cambiare il mondo della moda. Nei nuovi spazi della Maison Chloé a Parigi si celebra la sua passione con la mostra Feminities (fino al 6 settembre, chloe.com) a cura di Judith Clark: un centinaio di foto che raccontano la femminilit­à in chiave enigmatica e trasgressi­va (sopra: Vogue Paris, maggio 1970, © Guy Bourdin). Un lavoro provocator­io e sensuale a tratti surrealist­a svela l’affinità culturale con il grande Man Ray che accolse un Bourdin ventiduenn­e sotto la sua aurea protettiva. Debuttò nel 1955 per «Vogue Paris» e si impose immediatam­ente per lo stile personalis­simo che crea un linguaggio e una narrazione audace nei quali le sue provocazio­ni visive dialogano con gli oggetti di moda. Personaggi­o schivo, non conservava mai nulla di ciò che realizzava, Guy Bourdin è probabilme­nte il profession­ista che ha influenzat­o maggiormen­te le generazion­i successive di fotografi di moda. (andrea fanti)

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