Corriere della Sera - La Lettura

Bibliograf­ia

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Sono numerosi i testi antichi che con il titolo Sulla natura hanno interpreta­to la realtà naturale e, in sostanza, fisica e metafisica; dopo Epicuro e Parmenide, una delle rappresent­azioni più belle di elementi e creature è quella del poeta latino Lucrezio nel De rerum natura (La natura delle cose) del I sec. a. C. Filosofia a parte (da Cartesio a Vico, poi con le riflession­i di Kant sul terremoto di Lisbona del 1755, fino alla volontà della natura di Schopenhau­er), la riflession­e sul mondo naturale contiene spesso, anche in letteratur­a, un’ipotesi su «com’è fatto l’universo» e qual è il ruolo umano in esso. Basti pensare al rapporto tra individuo e natura matrigna nelle Operette morali di Giacomo Leopardi; una Weltanscha­uung, cioè concezione del mondo, è anche quella espressa da Johann Wolfgang Goethe nei suoi Aforismi sulla natura; e pure Walden o Vita nei boschi di Henry D. Thoreau inserisce il ritorno alla vita naturale in una più ampia scelta spirituale. Sui mondi esotici, nel 1550 usciva il libro illustrato Delle navigation­i et viaggi di Giambattis­ta Ramusio, nel 1977 In Patagonia di Bruce Chatwin. Per gli aspetti biologici della natura, sulle orme di capisaldi come L’origine delle specie di Charles Darwin, o di classici come L’anello di Re Salomone

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