Corriere della Sera - La Lettura
BOOKTUBE: E IL POPOLO DEI LIBRI FA RETE
In tempi in cui sul piccolo schermo della Bbc non c’è spazio per un programma settimanale dedicato ai libri e anche in radio le rubriche letterarie sono poche, la Gran Bretagna che legge ha un nuovo alleato: i BookTubers, un’armata di giovani che condividono giudizi, scoperte e novità in Rete. Si tratta di un nutrito gruppo di appassionati per i quali leggere è una regola di vita. Nessuno di loro lo fa per mestiere. Per mantenersi si occupano d’altro ma ogni minuto libero è dedicato ai libri. C’è chi ha metodo (un classico ogni cinque romanzi contemporanei), chi una tabella di marcia (un’ora al mattino, tre la sera), chi un programma per variare genere (uno a settimana). Succede in tanti Paesi: la differenza è che, grazie anche alla lingua franca che utilizzano, i BookTubers inglesi hanno milioni di seguaci e, di conseguenza, si stanno ritagliando uno spazio anche sui media tradizionali. «Sono seri, intelligenti e adorano i libri», ha scritto entusiasta il «Times». Come si fa a resistere? Nessuno di loro, precisa il quotidiano, ha la conoscenza o l’intuizione di un critico stagionato ma forse non importa, data la quantità di libri che presentano a un pubblico prevalentemente giovane. Con il vlog, inoltre, possono trattare argomenti che spesso sono fuori dalla portata della carta stampata, come il self-publishing, le copertine, il profumo delle pagine intonse. A 17 anni, Lucy Powrie, su internet Lucy the reader, è tra le più giovani rappresentanti del fenomeno. È ancora al liceo, ma «se leggessi solo tre libri al mese — scrive — avrei i sensi di colpa». Simon Savidge, 35 anni, parla soprattutto di gialli. Sanne Vliegenhart, che con 12 milioni di visitatori è la più gettonata, è specializzata in letteratura giovanile. Ce n’è per tutti i gusti: internet sa essere anche questo.