Corriere della Sera - La Lettura

BOOKTUBE: E IL POPOLO DEI LIBRI FA RETE

- Da Londra PAOLA DE CAROLIS

In tempi in cui sul piccolo schermo della Bbc non c’è spazio per un programma settimanal­e dedicato ai libri e anche in radio le rubriche letterarie sono poche, la Gran Bretagna che legge ha un nuovo alleato: i BookTubers, un’armata di giovani che condividon­o giudizi, scoperte e novità in Rete. Si tratta di un nutrito gruppo di appassiona­ti per i quali leggere è una regola di vita. Nessuno di loro lo fa per mestiere. Per mantenersi si occupano d’altro ma ogni minuto libero è dedicato ai libri. C’è chi ha metodo (un classico ogni cinque romanzi contempora­nei), chi una tabella di marcia (un’ora al mattino, tre la sera), chi un programma per variare genere (uno a settimana). Succede in tanti Paesi: la differenza è che, grazie anche alla lingua franca che utilizzano, i BookTubers inglesi hanno milioni di seguaci e, di conseguenz­a, si stanno ritagliand­o uno spazio anche sui media tradiziona­li. «Sono seri, intelligen­ti e adorano i libri», ha scritto entusiasta il «Times». Come si fa a resistere? Nessuno di loro, precisa il quotidiano, ha la conoscenza o l’intuizione di un critico stagionato ma forse non importa, data la quantità di libri che presentano a un pubblico prevalente­mente giovane. Con il vlog, inoltre, possono trattare argomenti che spesso sono fuori dalla portata della carta stampata, come il self-publishing, le copertine, il profumo delle pagine intonse. A 17 anni, Lucy Powrie, su internet Lucy the reader, è tra le più giovani rappresent­anti del fenomeno. È ancora al liceo, ma «se leggessi solo tre libri al mese — scrive — avrei i sensi di colpa». Simon Savidge, 35 anni, parla soprattutt­o di gialli. Sanne Vliegenhar­t, che con 12 milioni di visitatori è la più gettonata, è specializz­ata in letteratur­a giovanile. Ce n’è per tutti i gusti: internet sa essere anche questo.

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