Corriere della Sera - La Lettura
Mezzogiorno a Mentone
La parete da cui viene scattata la foto è una vetrata coperta da una tenda, esclusa una fessura che permette alla vecchietta di osservare un paesaggio in totale contrasto con l’interno: luminoso, marino, forse una soglia di Costa Azzurra. E la vecchietta, nel preciso istante dello scatto, sta ripetendo a memoria una sua vecchia poesia. Ma siccome non se la ricorda, deve reinventarla ogni volta. Questa è la versione di adesso, intitolata Mezzogiorno a Mentone:
Persone senza voce aspettano ai bordi di questa natura felice
Gente qualunque di cui non conosco età, provenienza, radice
Mentre accomunano i natanti reticoli bianchi, rotte a corto d’avventure e nel giardino è tutto un tai-chi di gruppo, io guardo il volto silenzioso e sconosciuto di signori e signore nessuno orologi sul muro dove un eucalipto è cresciuto fin quando il sole non scende dallo zenith e nella luce appena toccata dal lutto si posano le foglie di un altrove