Corriere della Sera - La Lettura
La vitalità creativa di Rauschenberg
La forza propulsiva dell’arte di Robert Rauschenberg nella seconda metà del XX secolo si raccoglie a fatica in una retrospettiva. Tuttavia, Robert Rauschenberg: Among Friends, al Moma di New York (fino al 17 settembre; moma.org), tappa americana di una rassegna avviata alla Tate Modern e destinata a concludersi al museo di San Francisco, offre uno spaccato suggestivo sull’artista (sopra: Stop Side Early Winter Glut, 1987). La specificità del progetto, che lo distingue dall’ultima grande antologica americana al Guggenheim del 1997, è la ricognizione sulle implicazioni collettive, di collaborazione con colleghi, amici, maestri, compagni di vita, tipiche del lavoro di Rauschenberg. L’alta qualità della selezione di lavori storici, unitamente all’attenzione a tutte le fasi del suo percorso, dagli esordi agli ultimi grandi lavori, dimostrano l’inesausta vitalità creativa di un artista capace di reinventarsi sempre nel proprio tempo. ( francesco guzzetti)