Corriere della Sera - La Lettura
All’aperto come in sala: è magia Il proiezionista vede tutto (e tutti)
Icinema d’estate trasloca nelle arene all’aperto, anche in città. Paolo Michetti è un proiezionista di Anteo spazioCinema, che a Milano con Arianteo gestisce ben 5 cinema all’aperto, fino a metà settembre. «Rispetto al cinema al chiuso — racconta — la diversità è che facciamo una proiezione sola. C’è poi l’imprevedibilità della meteorologia, però procedura e preparazione sono le stesse, soprattutto da quando siamo passati al digitale: stesso controllo del file del film, stessi server che ci sono nelle sale. Dal 2000 la cabina è solo il contenitore del proiettore e il proiezionista non sta più lì, fa un lavoro di controllo, principalmente si occupa di sicurezza, si è responsabili di centinaia di persone». Fare il proiezionista in un’arena estiva, aggiunge Michetti, è anche «un’occasione di lavoro per i più giovani: chi lavora nelle sale deve continuare a farlo, perché le chiusure estive non esistono più. Allora facciamo po’ di formazione: tutti sanno usare un computer, però la mentalità del proiezionista, per un giovane che potrebbe anche fare un altro lavoretto, non è così scontata, automatica, ci sono responsabilità precise». E la proiezione non deve saltare mai. «Sotto il cielo c’è gente seduta che chiacchiera, poi inizia il film e s’accende una specie di magia. Devo dire che i milanesi sono strani: qualche volta inizia a piovere, lentamente, ma continuano a guardare il film con l’ombrello; magari nel pomeriggio è un po’ nuvoloso, ma la proiezione si fa, sempre, a meno che non piova molto. Ogni tanto arriva gente del cinema: parecchie volte è venuto Gabriele Salvatores, poi direttori della fotografia, personalità, il pubblico li riconosce, saluta, con grande rispetto, senza mai essere invadente».