Corriere della Sera - La Lettura
L’occhio di Cézanne su se stesso e gli altri
Portraits de Cézanne. Basta l’assertiva semplicità del titolo per attirare l’attenzione sulla mostra organizzata dal Musée d’Orsay (fino al 24 settembre, musee-orsay.fr) con la National Portrait Gallery di Londra e la National Gallery of Art di Washington. Un percorso cronologico, forte di prestiti importanti da prestigiose collezioni, inanella una sequenza di capolavori talora di rara visibilità, ed è in grado di documentare lo sviluppo, le variazioni, l’architettura dei ritratti di Cézanne, la forza del suo sguardo sui suoi soggetti (sotto: La Femme à la cafetière, 1890-95), a cominciare da se stesso. Se talvolta si avverte la mancanza di confronti che raccontino i modelli, i colleghi, e anche gli sviluppi coevi della fotografia, cui il maestro di Aix ha di volta in volta guardato, tuttavia la forza della mostra risiede nella potente qualità dei pezzi esposti, dall’incompiuto Paul Alexis lisant à Émile Zola fino agli ultimi ritratti del giardiniere Vallier. ( francesco guzzetti)