Corriere della Sera - La Lettura
La pittura diventa selvaggia I colori sanguigni di Lange
Èdalle trame secolari e multietniche di Palermo che prende vita il progetto espositivo Thomas Lange a Palermo, alla Zac-Zisa Zona arti contemporanee (fino al 10 settembre, goethe.de), la prima grande esposizione del pittore tedesco in Italia, curata da Davide Sarchioni e Lorenzo Calamia. In bilico tra astrazione e figurazione, la pittura selvaggia di Thomas Lange (Berlino, 1957, formatosi nella scena underground di Berlino Ovest negli anni Ottanta), straripante e vertiginosa, è in costante sperimentazione e attinge a immagini del vissuto dell’artista, come i ritratti di famiglia (sopra: Mutsuo, 2015-16, il compagno di Lange), in un racconto della memoria, insieme collettiva e individuale. Tra i 70 dipinti esposti, un grande ritratto di Federico II, a cui si sovrappone il volto dell’artista, rievoca l’antico legame tra la città di Palermo e la Germania. Uno stridore di piani temporali in cui passato e presente si sbriciolano nei colori sanguigni di Lange. ( jessica chia)