Corriere della Sera - La Lettura
Un vortice devia l’effetto serra Ecco il segreto del Karakorum
C’è un solo posto al mondo dove, nonostante il riscaldamento globale, i ghiacciai sono stabili o in crescita: il Karakorum. La catena tra Pakistan, India e Cina, sede di quattro dei 14 Ottomila della Terra (tra i quali il K2, monte secondo per altezza solo all’Everest) aveva finora sfidato glaciologi e climatologi, che non riuscivano a spiegare l’«anomalia». Si era a conoscenza che, in estate, un vortice influenzava la circolazione dell’aria di tutta l’area estesa per circa 2 mila chilometri dal Karakorum all’Himalaya al Tibet. Ora alcuni scienziati dell’Università di Newcastle guidati da Nathan Forsythe, il cui studio è uscito online il 7 agosto su «Nature Climate Change», hanno scoperto che in inverno questo vortice si concentra solo sul settore più a ovest, quello occupato dal Karakorum e dal Pamir occidentale. L’anomalia venne scoperta nel 2005 e finora non era stata trovata una spiegazione. Le temperature invernali nel Karakorum sono molto fredde e il maltempo è la norma. Tanto che gli Ottomila della zona sono tra gli ultimi a essere stati conquistati dagli alpinisti specializzati in scalate invernali. Anzi, il K2, anche per le sue difficoltà, è rimasto l’unico a essere tuttora inviolato in inverno. Forse anche perché, come hanno riscontrato gli scienziati, negli ultimi decenni le interazioni tra il vortice e il monsone asiatico hanno favorito le tempeste sull’area del Karakorum. La conoscenza dei fenomeni atmosferici dell’area ha importanti implicazioni non solo per l’alpinismo, ma anche per milioni di persone. Dai ghiacciai del Karakorum nascono infatti corsi d’acqua che alimentano l’Indo, fiume fondamentale per la vita di zone molto popolate del Sindh e del Punjab.