Corriere della Sera - La Lettura

L’aldilà sembra l’aldiquà e l’aldiquà in Cina è già l’aldilà

- Di MARCO DEL CORONA

Yu Hua chiude la rassegna. «Nel mio romanzo ho giocato con l’assurdo condensand­o per i posteri casi veri degli ultimi trent’anni»

«La mia cremazione era fissata per le nove e mezza». Proprio così: «Era un giorno import a n te , i l mi o p r i mo giorno da morto, e io non avevo l’abito funebre». A Yu Hua — uno dei più importanti autori cinesi contempora­nei e uno dei pochi di rilevanza internazio­nale — non manca il talento per gli incipit fulminanti. L’avvio de Il settimo giorno sprofonda il protagonis­ta (e il lettore) in un aldilà che riproduce grottescam­ente, come un’impronta rovesciata, l’aldiquà. Il dubbio è se l’aldiquà non sia in realtà l’aldilà e l’aldilà non sia l’aldiquà. Nella sequenza di incontri che capitano al suo personaggi­o Yang Fei c’è infatti tutto il campionari­o delle storture della Cina di oggi, cibo adulterato, confession­i estorte, demolizion­i delle abitazioni. Il lato oscuro di una seconda potenza economica mondiale dove diseguagli­anza e arbitrio paiono inestirpab­ili. Nel 2013, quando uscì in patria, il libro venne attaccato da critici allineati e stampa: i panni sporchi si lavano in famiglia.

Yu Hua, lei aveva già descritto il suo Paese e i guasti della società nel saggio «La Cina in dieci parole». Questo romanzo ne è una specie di sequel?

«Avevo parlato di queste cose già nelle 600 pagine e passa di Brothers ma pensavo ancora di non aver detto tutto. Quindi ho continuato con La Cina in dieci parole. Che però non mi bastava ancora. E allora mi sono concentrat­o sulle storie assurde degli ultimi 30 anni, dopo la Rivoluzion­e Culturale. Un giorno mi è venuto in mente un attacco brillante: un uomo muore, le pompe funebri telefonano per dirgli che tocca a lui... Così ho cominciato a scrivere Il settimo giorno ».

Nel romanzo si ritrovano fatti recenti. Il caso del personaggi­o di Li «Due Testicoli» ricorda la vicenda di Yang Jia (2007-2008) che uccise sei poliziotti dopo aver subito gravi abusi e contro la cui condanna a morte si mobilitaro­no in tanti, intellettu­ali compresi. La storia dei neonati e dei feti nel fiume di cui leggiamo nel libro rimanda a quelli ritrovati in Shandong, nel marzo 2010...

«Esatto. Pur giocando con l’assurdo, Il settimo giorno incorpora fatti reali. Desideravo offrire un testo che avesse un peso sociale, oltre a quello letterario. Considero questo libro come una rac-

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