Corriere della Sera - La Lettura

I pugni non sono in tasca E attenti all’angolo cieco

Il protagonis­ta del romanzo di Alessandro Mari è un pugile con un occhio malato e circondato da una corte ricca e insidiosa. Però c’è «la ragazza», e il suo amore

- Di ALESSANDRO BERETTA

Quasi una sceneggiat­ura Non solo una storia sulla boxe ma anche sullo sport come spettacolo, le amicizie, i sentimenti, il cinismo. Tutto detto al presente indicativo

Il ring è uno spazio di lotta chiuso, un luogo dove «un colpo, uno solo. Un colpo può mandare tutto a puttane. I sacrifici, le fatiche, tutte le fortune». Abbracciat­i da questa legge inflessibi­le i pugili lottano e i migliori crescono diventando campioni. È il caso dell’italiano Milo «One Way» Montero, 29 anni, ormai una star con un matrimonio alle spalle, tanti interventi chirurgici per un occhio malato, che ha già vinto e perso e torna, in gran segreto, ad allenarsi per difendere il titolo europeo in una villa nel paese di provincia dov’è cresciuto.

Sembra essere lui il centro del nuovo romanzo di Alessandro Mari, ma il libro si intitola Cronaca di lei, perché nella vita di Milo, prima come amante poi come presenza del suo entourage, c’è una giovane donna, studentess­a pigra e modella agli inizi: è «la ragazza» di cui non sapremo mai il nome né conoscerem­o il passato, ma i suo effetti sono evidenti. Milo ritrova la concentraz­ione negli allenamen- ti, la voglia di combattere e vincere; il lettore incontra la scintilla che infiammerà la storia. Gli amplessi che consumano sono solo la superficie di un’unione più istintiva e profonda siglata da un gesto in cui lei copre il suo occhio danneggiat­o e lui uno di lei chiedendos­i: «Mi vedi?». Quello sguardo monoculare protegge la loro intimità, anche se non è detto, metaforica­mente, che uno dei due non colpisca l’occhio libero dell’altro.

Nelle sette parti del romanzo, che con- tano diversamen­te distribuit­i settanta capitoli non numerati, la coppia è solo l’unione di due anelli — la cui tenuta e possibilit­à è il cuore della storia — di una catena di interessi e personaggi molto più ampia legati alla forza di «One Way», un soprannome che ne evidenzia lo stile di combattime­nto, sempre in avanti e all’attacco, «una via» anche quando sembra difendersi, sottolinea­to dalla grafica freccia « –> », elemento paratestua­le dominante, che scandisce l’andare dei paragrafi rivolti alle vicende dei diversi personaggi.

Qui Mari, nel raccontare la ricca clausura del clan Montero, conferma a pieno la stoffa del narratore e la capacità nella costruzion­e dei caratteri: Irene, sorella del pugile e amministra­trice dell’impero di diritti televisivi, palestre e bevande legate al fratello, donna dal pragmatism­o spietato legata morbosamen­te a Milo, il vecchio maestro Pietro che ha cresciuto Milo, l’autista Denis che sembra avere un

cuore e, infine, Leo Ruffo, scrittore omosessual­e, ultimo arrivato, in contempora­nea con «la ragazza», nella cerchia. A lui il compito di scrivere una biografia dell’atleta, cercando di tracciarne l’ascesa dalla palestra di un dopolavoro della fabbrica dove lavorava il padre alle sfide internazio­nali, incontrand­olo nel momento decisivo della preparazio­ne per l’incontro con il tedesco Mayer.

Un match, questo, dai paragrafi ben scanditi nel rendere lo scontro dal vivo, che è un trionfo di Milo e un momento di svolta su più piani: se sul versante pubblico il clan punta ancora più in alto, con la sfida per il titolo mondiale contro il cinese Kun «Yiwu Express» Mâ da tenersi in un’anonima Milano, in quello privato, durante la festa di lusso per la vittoria condita di pastiglie e cocaina, qualcosa va storto. Sara, unica amica della ragazza e lesbica, un anello lontano dai legami del clan, viene stuprata dal marito di Irene. L’importante, allora, è insabbiare l’accaduto, che non arrivi mai al pubblico, altrimenti la catena che compatta il clan, per l’eventuale denuncia, si romperà cadendo in pezzi, ma un innocente video di Sara che si masturba per un’amica, un sexting che le viene rubato e rispedito con insulti sessisti, finirà per spingerla al suicidio.

Il cambio delle tensioni è immediato, a contare non è più la sfida del campione, ma l’ambiguo desiderio di vendetta della ragazza. Una dinamica avvincente, in cui si può leggere anche un racconto sugli equilibri crudeli della società dell’immagine: ci sono gli scontri in television­e dell’atleta per un pubblico mondiale, gli spot per le palestre che la ragazza interpreta diventando anche modella di servizi di moda, la fama pubblica, insomma, e c’è un breve video, che nessuno dovrebbe conoscere, un momento privato, che ferisce e spinge alla morte una persona. Un episodio che sta nell’ombra del clan del campione, vicino per tenuta simbolica a quell’occhio quasi cieco di Milo: da quel lato buio può arrivare il colpo inatteso.

Alessandro Mari orchestra un romanzo ambizioso, non solo sulla boxe, ma sullo sport come spettacolo, l’amore, le amicizie e il cinismo. Lo fa usando solo il presente indicativo, in una lingua essenziale rispetto all’esordio di ambientazi­one risorgimen­tale (Feltrinell­i, 2011): un tempo che avvicina il libro a una sceneggiat­ura, ma che impone una posizione studiata per raccontare. Un narratore onniscient­e e discreto, non invadente, a rischio, unica pecca, di sembrare freddo, anche se lega con la quiete tesa e metodica della preparazio­ne atletica prima che la violenza esploda sul ring e, oltre le corde, l’istante di un pugno rimescoli gloria, soldi e relazioni. Nel libro si legge: «La boxe è un’arte». Vero, come la narrativa, nelle cui pagine Alessandro Mari lotta molto bene.

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 ??  ?? ALESSANDRO MARI Cronaca di lei FELTRINELL­I Pagine 304, € 17
L’immagine Jean-Michel Basquiat (1960-1988), Untitled (Boxer), 1982, acrilico e vernice su tela, venduto all’asta da Christie’s New York nel novembre 2008 per 13.522.500 dollari
ALESSANDRO MARI Cronaca di lei FELTRINELL­I Pagine 304, € 17 L’immagine Jean-Michel Basquiat (1960-1988), Untitled (Boxer), 1982, acrilico e vernice su tela, venduto all’asta da Christie’s New York nel novembre 2008 per 13.522.500 dollari

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