Corriere della Sera - La Lettura

Dite alle tartarughe giganti che non devono litigare

Una storia a fumetti sul terremoto in Centro Italia lancia un’iniziativa sul campo

- Di SEVERINO COLOMBO

Quando il grande spirito creò il mondo, racconta la maestra Margherita, c’era solo acqua e non si sapeva bene dove mettere la terra; allora il grande spirito vide sei tartarughe giganti e creò tutte le terre sopra i loro gusci. Le tartarughe ogni tanto si mettevano a litigare e ogni volta che si muovevano sulla terra era il terremoto.

La lezione si svolge sotto una tenda, ribattezza­ta Scuolandia, perché la scuola, quella vera, è venuta giù insieme a gran parte del paese: siamo in una piccola località del Centro Italia colpita dal terremoto dove una comunità cerca di ritrovare i suoi gesti quotidiani. Per i bambini, una routine di cui fanno parte casa, scuola, parco giochi... Tutti luoghi che si trovano, purtroppo, dentro la zona rossa, come viene detta l’area di pericolo dove non è consentito l’accesso. La zona rossa è anche il titolo della graphic novel per ragazzini (dai 9 anni), che restituisc­e il racconto, quasi la cronaca in diretta, di come è provato e si prova a ritrovare una normalità dopo il sisma che ha davvero colpito a più riprese dall’agosto 2016 le regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria e che ha fatto quasi trecento vittime.

Gli autori sono la scrittrice Silvia Vecchini e il disegnator­e e fumettista Sualzo (alias Antonio Vincenti): entrambi perugini il terremoto lo hanno vissuto da vicino. Questa vicinanza si traduce in una storia che sa essere vera, semplice e poetica; i dialoghi vivono di spontaneit­à e profondità; le illustrazi­oni sono dirette, ritraggono spesso luoghi reali: un palazzo di Camerino, un portico di Norcia, la piazza di Visso e la strada di Pretare, il paese delle fate. E poi c’è Monteforti­no, località delle Marche dove La zona rossa prenderà anche un’altra forma: una parte del ricavato dalle vendite del volume finanzia, infatti, un progetto di laboratori­o di teatro per ragazzi. Obiettivo è la messa in scena di uno spettacolo: i giovani partecipan­ti proveranno a tirare fuori le emozioni provate durante il terremoto e quelle accumulate nei mesi seguenti: paura, dolore, rabbia, gioia e fiducia.

I protagonis­ti del libro sono bambini e ragazzi ed è immediato per un giovane lettore rispecchia­rsi in loro. Giulia, appassiona­ta di fumetti, che all’amico Matteo con cui ha un rapporto speciale regala una poesia; Federico irrequieto perché dalla notte del terremoto non riesce più a trovare il suo cane Artù; la piccola Agata che gioca a fare che la branda dove dorme sia una zattera a bordo della quale solcare un fiume di lava; e che quando la maestra chiede dove si sente al sicuro risponde disegnando sé stessa e la sua famiglia dentro una roulotte, una casa da portarsi sempre appresso come il guscio di una piccola tartaruga. Nel caso che alle tartarughe giganti venga ancora in mente di litigare.

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