Corriere della Sera - La Lettura
Le quattro disfatte della storia italiana Esce «Cento anni» di Davide Ferrario
Passare per la catastrofe per poi poter risorgere. È la «sindrome», tutta italiana, di Caporetto. A cento anni dalla disfatta, il regista Davide Ferrario, con il film Cento anni (in sala dal 4 dicembre), propone un viaggio nella storia italiana, le sue sconfitte e le sue riscosse dal 1917 a oggi. Un documentario (prodotto da Rossofuoco con Rai Cinema) che in quattro capitoli racconta altrettante Caporetto del nostro Paese. Si inizia con quella originale, narrata da cinque attori (tra i quali Marco Paolini; nel fotogramma in alto a destra, accanto ad altre due immagini del film). E poi il fascismo e la Resistenza, letti attraverso la storia tratta dal libro L’eco di uno sparo (Einaudi) di Massimo Zamboni. Sono quindi le interviste, a chi c’era e a chi ha perso qualcuno, a raccontare la strage di Piazza della Loggia a Brescia (1974). E poi la Caporetto demografica di oggi, l’Italia che si spopola: un viaggio in Irpinia e Basilicata con il poeta Franco Arminio. La sceneggiatura è del regista e di Giorgio Mastrorocco, che su «la Lettura» #193 del 9 agosto 2015 annunciavano il terzo film, dopo Piazza
Garibaldi (2012) e La zuppa del demonio (2015), dedicato dai due alla storia italiana, raccontata con il linguaggio del cinema. Perché, sottolinea Ferrario, «interrogarsi sulla storia significa anche interrogarsi sul modo in cui la si mette in scena». ( cecilia bressanelli)