Corriere della Sera - La Lettura
EMILIO ISGRÒ Autocurriculum SELLERIO Pagine 232, € 14
L’autore L’artista Emilio Isgrò (Barcellona Pozzo di Gotto, Messina, 6 ottobre 1937) inizia a scrivere poesie fin da ragazzo e giunge a Milano nel 1956, in contemporanea con l’uscita della sua prima silloge, Fiere del Sud (Schwarz). A Milano frequenta gli ambienti culturali e incontra Nanni Balestrini, Enrico Baj, Piero Manzoni, Vincenzo Consolo, Luciano Erba, Franco Fortini. Diventa collaboratore de «L’Avanti», per poi essere chiamato a Venezia per curare le pagine culturali del «Gazzettino»: un’esperienza che gli consente di incontrare personalità come Salvador Dalí, Benjamin Britten, Giorgio de Chirico. Pubblica la seconda silloge, L’anteguerra (1963, poi riunita con altri versi in L’età della ginnastica, Mondadori, 1966) e compie i primi esperimenti di poesia visiva ( Volkswagen, 1964) e le prime cancellature. Nel 1972 è alla Biennale di Venezia con una delle sue cancellature, l’Enciclopedia Treccani (tornerà alla Biennale in molte altre edizioni) e realizza l’installazione L’avventurosa vita di Emilio Isgrò nelle testimonianze di uomini di stato, scrittori, artisti, parlamentari, attori, parenti, familiari, amici, anonimi cittadini, 60 elementi illuminati da torce: lo racconta nel libro omonimo (Il Formichiere, 1974), candidato al Premio Strega, cui segue il romanzo Marta de Rogatiis Johnson (Feltrinelli, 1977). Tra le opere: Mutter (1983), Le tavole della legge ovvero la Bibbia di vetro (1994), Cancellazione del debito pubblico (2011), Il seme dell’Altissimo (2015), i Promessi sposi (2016) L’appuntamento Isgrò presenterà il libro sabato 18 novembre alla Triennale (alle 10.30, viale Alemagna 6) durante l’incontro Storia di una cancellatura, con Ferruccio de Bortoli e Salvatore Silvano Nigro