Corriere della Sera - La Lettura
Battezzato, prelato e maestro in soli sette giorni
Per quanto sembri strano, Ambrogio non era ancora battezzato. Era invece una prassi comune: il battesimo veniva preso molto sul serio, e lo si rimandava per il timore di commettere, dopo averlo ricevuto, peccati gravi che non si sarebbero più potuti cancellare; il primo imperatore cristiano, Costantino, ad esempio, fu battezzato solo sul letto di morte. Così, in soli sette giorni, dal 30 novembre al 7 dicembre del 374, Ambrogio fu battezzato, ordinato vescovo e posto nella condizione paradossale di «dover insegnare senza avere avuto il tempo di imparare», come egli stesso scrive. Per mostrare la serietà con cui aveva assunto l’incarico, donò le enormi proprietà terriere della sua famiglia alla chiesa di Milano, affidandone però l’amministrazione al fratello. Ambrogio è l’unico santo che non si ricorda nel giorno della morte, bensì in quello dell’ordinazione episcopale (sotto: Francisco Goya, Sant’Ambrogio, 1799, olio su tela, particolare, Cleveland Museum of Art).