Corriere della Sera - La Lettura
Pérez-Reverte dall’Urss con amore
Per diversi critici spagnoli, il seguito supera il principio, ovvero l’allieva supera il maestro: Eva, titolo e protagonista delle nuove avventure della spia dandy e franchista Lorenzo Falcò, iniziate nel Codice dello Scorpione, a firma di Arturo Pérez-Reverte, ha confermato il successo di quel filone d’oro che, in Spagna, è il romanzo storico. Soprattutto se ambientato durante la guerra civile. «Non prendermi per una di quelle borghesucce perse nelle file operaie. Sono un’agente sovietica…», Eva Neretva avverte Falcò che, pure, ha nutrito per lei uno dei suoi rari momenti di umanità nel primo capitolo, salvandole la vita (ricambiato). In libreria in Spagna dallo scorso ottobre (Alfaguara, pp. 296, € 20,90), e in Italia per Rizzoli da aprile, il nuovo episodio conduce i due amantiavversari, la bolscevica (per convinzione) Eva e il nazionalista (per caso) Lorenzo, nella Tangeri del 1937 con il compito di far cambiare bandiera al capitano di una nave mercantile carica di 20 tonnellate d’oro del Banco di Spagna. Un incarico un po’ più commerciale di quello perseguito (invano) nel Codice dello Scorpione: liberare il fondatore della Falange, José Antonio Primo de Rivera. Ovviamente i nazionalisti non sono gli unici ad avere messo gli occhi sul bastimento e Pérez-Reverte tesse il suo intrigo erotico-spionistico muovendo una pletora di personaggi storicamente verosimili.