Corriere della Sera - La Lettura
Samba e manie transgender La versione multiculturale
Il nuovo Carnevale, divenuto il simbolo della mentalità laica, ridanciana e trasgressiva di ceti che vogliono presentarsi emancipati da qualsiasi pastoia di ordine moralistico, non tarderà a prendere anche lui il piroscafo e ad attraversare l’oceano, per approdare proprio nella terra promessa dell’emancipazione sociale: le Americhe. Qui attecchirà ovunque in area latino-cattolica, a cominciare dalla Guyana, dall’Uruguay e dal Brasile, ma anche a nord con il Mardi Gras di New Orleans, imbarcando sul posto gli elementi di una cultura creolizzata: il samba, i culti sincretici afroamericani e l’ossessione transgender, che è peraltro tutt’uno con il carattere dichiaratamente androgino delle nostre antiche figure arlecchinesche. Così, il carnevale afroamericano risulta europeo nell’impianto e nelle origini, essendosi semmai arricchito nel Nuovo Mondo di elementi accessori, che hanno finito con renderlo esotico agli occhi degli stessi europei (sopra: Lara Favaretto, Treat or trick, 2003, installazione).