Corriere della Sera - La Lettura
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Qui a fianco: Afrodite/ Venere accucciata (II secolo d.C., marmo romano), uno dei pezzi della collezione di Carlo I. A sinistra: Anthony van Dyck (1599-1641), Charles I (1632–36, disegno a matita nera su carta) e, sotto, medaglia commemorativa in argento per «the Scottish Coronation» (1633). Sotto e in basso, altri due ritratti del sovrano di Anthony van Dyck, Carlo I (olio su tela, 16351636) e Carlo I con M. de St Antoine (1633, olio su tela) La mostra Charles I: king and collector («Carlo I: re e collezionista»), a cura di Per Rumberg e Desmond Shawe-Taylor, Londra, Royal Academy of Arts, fino al 15 aprile (royalacademy.org.uk), catalogo Royal Academy (pp. 256, $ 28). La mostra (nata dalla collaborazione tra Royal Academy e Royal Collection Trust) propone oltre 150 opere tra quelle collezionate durante il suo regno da Carlo I: tra queste capolavori di Rubens, Holbein, Dürer, Bruegel il Vecchio, Orazio Gentileschi, Correggio, Bronzino, Jacopo Bassano, Tintoretto, Paolo Veronese. Oltre 90 le opere provenienti dalla Royal Collection di Elisabetta II Il re Carlo I Stuart (Dunfermline, 19 novembre 1600 – Londra, 30 gennaio 1649) fu re d’Inghilterra, Scozia, Irlanda e Francia dal 27 marzo 1625 al 30 gennaio (o il 9 febbraio, per il calendario inglese) 1649 quando venne decapitato L’altra mostra Charles II: art & power («Carlo II: arte & potere») è il titolo della mostra, curata da Rufus Bird, dedicata a Carlo II (1630-1685), secondogenito di Carlo I e di Enrichetta Maria in corso (fino al 13 maggio) a Londra, nella Queen’s Gallery di Buckingham Palace (royalcollection.org.uk)