Corriere della Sera - La Lettura
Novecento
Un’antologia ripropone un autore a sé, immerso in una sensibilità secentesca fatta di corpi, peccato, estasi, tensione alla redenzione. E con uno stile austero, fuori dal suo tempo
Achi ci avrà deriso e devastato diremo: «siamo qui; tutta la vita è già passata. Che vale il vostro scherno, il riso? È grande, inesprimibile il silenzio così che tutto in silenzio si compone nella sola domanda che anche voi a noi rilega. Non abbiate pietà, ora, né sdegno. Si spegne ogni rumore, il tempo non ha voce. Se almeno qui volete riconoscere l’amore dovete perdonarci nell’ombra che anche qui getta la croce. »