Corriere della Sera - La Lettura
Ricchi borghesi e aristocratici visti dai fiamminghi «genovesi»
Due grandi città portuali del Seicento, Genova e Anversa, sono le protagoniste «velate» della mostra, fino al 10 giugno al Palazzo della Meridiana di Genova, dedicata a Van Dyck e i suoi amici. Fiamminghi a Genova 1600-1640, curata da Anna Orlando (palazzodellameridiana.it). I rapporti non solo commerciali tra le due città portarono in Italia l’allora ventenne Van Dyck (1599-1641) e un piccolo gruppo di pittori suoi conterranei. Il fiammingo ebbe un’attività di ritrattista su commissione dell’aristocrazia genovese e della ricca borghesia. Uno di questi, il ritratto dell’ammiraglio Ambrogio Spinola (eseguito intorno al 1628 e oggi conservato in una collezione privata), è qui esposto per la prima volta al pubblico (sopra) . Cinquanta opere tra ritratti, nature morte, pittura di genere e soggetti sacri celebrano così il «Secolo d’oro» dei genovesi. I rapporti di bottega con artisti locali diedero vita a quella che è definita pittura fiammingo-genovese di cui è data testimonianza nella mostra. (erika dellacasa)