Corriere della Sera - La Lettura
Pompei ed Ercolano: la gioia della scoperta
«Molte sciagure sono accadute nel mondo, ma poche hanno procurato altrettanta gioia alla posterità». Così Goethe scriveva in Viaggio in Italia su Pompei. A 270 anni dagli scavi avviati da Carlo di Borbone per riportare alla luce Pompei (e a 280 per Ercolano) una mostra ricorda il fascino di quelle scoperte nelle lettere, i taccuini, le immagini degli archeologi e viaggiatori dell’epoca tra il Settecento e il Novecento. Dal 25 febbraio al 6 maggio Ercolano e Pompei. Visioni di una scoperta affianca reperti, bassorilievi e gioielli (sotto: anello di Carlo III in oro e sardonica) ai disegni dell’archeologo svizzero Karl Jacob Weber, alle illustrazioni dell’inglese William Gell, alle acqueforti dell’architetto Giovanni Battista Piranesi e del figlio Francesco, alle tele del pittore tedesco Philipp Hackert e alle fotografie dei fratelli Alinari. La mostra è realizzata dal m.a.x. (centroculturalechiasso.ch) con il Mann di Napoli dove farà tappa in estate. (silvia perfetti)