Corriere della Sera - La Lettura

Il mercato dei farmaci clandestin­i

Le nuove droghe

- Di GIANNI SANTUCCI

Teneva i cerotti di Fentanyl sotto la lingua. È andato in overdose. L’ha salvato un’ambulanza. La segnalazio­ne arriva dalla Toscana, risale a qualche mese fa ed è circolata solo tra pochi specialist­i di tossicodip­endenze. Prima overdose in Italia per abuso di farmaci antidolori­fici a base oppioide. Un segnale. Come quelli che arrivano dalla rete, in particolar­e dai profili social (riservati) di adolescent­i che acquistano online sciroppi alla codeina, tramadolo, OxyContin. I medici parlano di «uso non terapeutic­o di sostanze psicoattiv­e». Ed è la prospettiv­a chiave per interpreta­re il futuro del consumo di stupefacen­ti. A partire da un riferiment­o internazio­nale: oggi gli Stati Uniti stanno affrontand­o la più devastante epidemia di eroina nella storia del mondo occidental­e. Quali sono i rischi che in Italia si arrivi a un’evoluzione analoga, con un ritorno di massa dell’eroina? In Nord America, una politica commercial­e molto aggressiva delle case farmaceuti­che ha saturato il mercato di antidolori­fici oppioidi; s’è creata così in pochi anni una base di dipendenza diffusa da farmaci con la stessa molecola della morfina; a quel punto, i

messicani hanno fiutato l’«opportunit­à di mercato» e inondato le strade di eroina.

In Italia l’ultimo ventennio è stato dominato dalla cocaina. L’eroina però non è mai scomparsa, soprattutt­o in Emilia, Toscana, Campania. I fattori di rischio dunque sono due, soprattutt­o per i consumator­i più giovani. Primo: le nuove generazion­i non hanno memoria storica, sono senza anticorpi, perché non ricordano la strage di ragazzi coi corpi distrutti dalle spade che si bucavano e morivano nei parchi delle città. Sono una generazion­e «vergine» di potenziali nuovi «clienti». È quel che si vede al «boschetto» di Rogoredo, la più grossa piazza di spaccio del Nord Italia, alle porte di Milano: in fila per comprare eroina, i minorenni si mescolano ai vecchi tossici che hanno più di 40 anni.

E poi c’è il rischio della «deriva americana», il secondo fattore che può rilanciare la diffusione dell’eroina: rispetto agli Stati Uniti, la circolazio­ne dei farmaci in Europa è più controllat­a, ma il mercato clandestin­o è in fortissima espansione. Un anno fa i carabinier­i di San Donato hanno arrestato due iracheni che vendevano OxyContin fuori dalle scuole di Segrate e Peschiera (hinterland milanese). Poco dopo, anche i poliziotti di Milano hanno fermato due spacciator­i egiziani di farmaci oppioidi. Ai ragazzini, drogarsi con le medicine sembra più «pulito». «L’abuso di questi farmaci — spiegano gli esperti — finora è stato sottovalut­ato. Rischiamo di svegliarci di colpo e scoprire una crisi già avanzata».

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