Corriere della Sera - La Lettura
Vita (e morti) di Julian il killer più letale d’Europa
Albanese, 35 anni, è accusato di 34 delitti. La storia sembra un film: per arruolamento, capacità esecutive e inquinamento delle prove. I prezzi? Tra i 10 mila e i 40 mila euro per un omicidio
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Il killer ambidestro ha ucciso sparando invariabilmente con entrambe le mani. Ha modificato pistole, costruito silenziatori, fabbricato esplosivi. Durante la lunga ma indeterminata sequenza temporale degli omicidi è rimasto un cittadino modello. Non un reato e nemmeno una multa in macchina (si spostava unicamente con bus, treni e traghetti). Il trentacinquenne Julian Sinanaj, albanese di Elbasan, centomila abitanti nel centro del Paese, è come se non avesse vissuto per oltre metà della sua esistenza. Accertate le origini e l’infanzia entrambe anonime, accertato un trasferimento da ragazzino in Grecia insieme ai genitori (dai quali più avanti si è allontanato) lungo tradizionali canali migratori del popolo albanese, accertato infine l’arresto della polizia nel 2014. Nient’altro. Gli investigatori non sanno perché, come e quando Sinanaj sia diventato un sicario. Il sicario più letale d’Europa: i magistrati di Tirana ipotizzano trentaquattro delitti.
Il «dovere» della vendetta
Da quand’è in cella, Sinanaj ha ammesso una piccolissima parte delle esecuzioni che gli attribuiscono in Albania e s’è rifiutato di rispondere agli inquirenti greci