Corriere della Sera - La Lettura

«Despacito» 5 miliardi di volte. Anche in cinese. E per ridere

- Di STEFANIA ULIVI

Assenza più acuta presenza. L’unico effetto dell’azione degli hacker che nei giorni scorsi l’hanno cancellato per qualche ora da YouTube è stata di rilanciarl­o. Non che Despacito ne avesse bisogno. Vorrebbe dire «pian piano», ma il tormentone di Luis Fonsi — che ha superato nei giorni scorsi il tetto di 5 miliardi di visualizza­zioni, il video più visto nella storia della piattaform­a web — vive di vita propria, si propaga da mesi in virtù di un’onda rapida e inarrestab­ile.

Scriveva ballate romantiche Luis Al- fonso Rodríguez López-Cepero, in arte Luis Fonsi, 40 anni proprio oggi, domenica 15 aprile. Primi gorgheggi nel coro della scuola a Portorico; poi da adolescent­e, a Orlando dove il padre trasferì tutta la famiglia, il primo gruppo vocale, The Big Guys, repertorio latino cantato a cappella (alla Neri per caso, per intenderci). Il ragazzo è dotato, vince la borsa di studio alla Florida State University School of Music, la musica è il suo destino. Discreta carriera costruita in crescendo fino al botto con Despacito.

Doveva essere un pezzo tra i tanti dell’ottavo album, scritto con la panamense Erika Ender, e un piccolo aiuto, per rinfrescar­e il sound, dell’amico rapper Daddy Yankee. Quella iniezione di reggaeton nel tessuto pop latineggia­nte ha colpito Justin Bieber. Durante la Semana Santa, narra la leggenda, la popstar canadese si ritrovò una sera libera a Bogotà, tappa del suo tour mondiale, e finì in una discoteca dove tutti ballavano sulle note di Despacito, già discreta hit. Da lì al remix il passo è stato brevissimo.

Il tormentone è diventato anche un inno al dialogo intercultu­rale, l’erotismo pacioccone del testo (« Quiero hacer de tu cuerpo todo un manuscrito ») rassicura e mette allegria. Piovono i rifaciment­i, vanno forti quello cinese e quello polacco, il cattolico Resucito e il napoletano Chiane chiane. Gli effetti di Despacito sulla gente, il pubblico italiano li conosce grazie al gruppo The Jackal: anche se non la conosci non la eviti, ti raggiunger­à così come il suo inventore, che si è materializ­zato nel video dei napoletani. Ormai star planetaria, Fonsi gira per il Portorico a portare fondi e sollievo alle popolazion­i colpite dall’uragano Maria (e ignorate dall’amministra­zione Trump) insieme a Ricky Martin. Consolidan­do quel tesoretto di gradimento e orgoglio latino che un giorno, chissà, potrebbe tradursi in consenso. Pian piano. Livin’ la vida despacito.

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 ??  ?? Le immagini Luis Alfonso Rodríguez López-Cepero, in arte Luis Fonsi (Portorico, 15 aprile 1978) con il rapper Daddy Yankee nel video di Despacito. Nella foto a destra: il Pulcino Pio
Le immagini Luis Alfonso Rodríguez López-Cepero, in arte Luis Fonsi (Portorico, 15 aprile 1978) con il rapper Daddy Yankee nel video di Despacito. Nella foto a destra: il Pulcino Pio

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