Corriere della Sera - La Lettura
«Despacito» 5 miliardi di volte. Anche in cinese. E per ridere
Assenza più acuta presenza. L’unico effetto dell’azione degli hacker che nei giorni scorsi l’hanno cancellato per qualche ora da YouTube è stata di rilanciarlo. Non che Despacito ne avesse bisogno. Vorrebbe dire «pian piano», ma il tormentone di Luis Fonsi — che ha superato nei giorni scorsi il tetto di 5 miliardi di visualizzazioni, il video più visto nella storia della piattaforma web — vive di vita propria, si propaga da mesi in virtù di un’onda rapida e inarrestabile.
Scriveva ballate romantiche Luis Al- fonso Rodríguez López-Cepero, in arte Luis Fonsi, 40 anni proprio oggi, domenica 15 aprile. Primi gorgheggi nel coro della scuola a Portorico; poi da adolescente, a Orlando dove il padre trasferì tutta la famiglia, il primo gruppo vocale, The Big Guys, repertorio latino cantato a cappella (alla Neri per caso, per intenderci). Il ragazzo è dotato, vince la borsa di studio alla Florida State University School of Music, la musica è il suo destino. Discreta carriera costruita in crescendo fino al botto con Despacito.
Doveva essere un pezzo tra i tanti dell’ottavo album, scritto con la panamense Erika Ender, e un piccolo aiuto, per rinfrescare il sound, dell’amico rapper Daddy Yankee. Quella iniezione di reggaeton nel tessuto pop latineggiante ha colpito Justin Bieber. Durante la Semana Santa, narra la leggenda, la popstar canadese si ritrovò una sera libera a Bogotà, tappa del suo tour mondiale, e finì in una discoteca dove tutti ballavano sulle note di Despacito, già discreta hit. Da lì al remix il passo è stato brevissimo.
Il tormentone è diventato anche un inno al dialogo interculturale, l’erotismo pacioccone del testo (« Quiero hacer de tu cuerpo todo un manuscrito ») rassicura e mette allegria. Piovono i rifacimenti, vanno forti quello cinese e quello polacco, il cattolico Resucito e il napoletano Chiane chiane. Gli effetti di Despacito sulla gente, il pubblico italiano li conosce grazie al gruppo The Jackal: anche se non la conosci non la eviti, ti raggiungerà così come il suo inventore, che si è materializzato nel video dei napoletani. Ormai star planetaria, Fonsi gira per il Portorico a portare fondi e sollievo alle popolazioni colpite dall’uragano Maria (e ignorate dall’amministrazione Trump) insieme a Ricky Martin. Consolidando quel tesoretto di gradimento e orgoglio latino che un giorno, chissà, potrebbe tradursi in consenso. Pian piano. Livin’ la vida despacito.