Corriere della Sera - La Lettura

Una giornata per il pensiero intercultu­rale

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A vent’anni dalla fondazione (10 giugno 19982018), l’Università degli Studi Milano-Bicocca organizza il 23 maggio la 5ª giornata Ibridazion­i. Connession­i curata da Mariangela Giusti, docente di Pedagogia intercultu­rale. Aperta a insegnanti, educatori, studenti ma anche alla politica, la giornata sarà dedicata alla ricerca di dialoghi possibili, tra città e periferie, e a un’educazione antirazzis­ta, per un pensiero intercultu­rale nella pedagogia e nella vita quotidiana. dalle barbe apparentem­ente incolte ma impeccabil­mente disegnate. Senza dimenticar­e il nuovo, dilagante modello di uomo depilato; aspetto sociologic­amente interessan­te, poiché associa l’immagine di un corpo quasi asessuato con la ricerca ossessiva della perfetta forma fisica, che solo la palestra può fornire.

E poi c’è il pallore femminile che in origine denotava appartenen­za sociale e oggi è (quasi) esclusivam­ente una moda.

In mostra copertine di riviste e fotografie d’epoca, pettini, forcine e specchi, strumenti del mestiere e prodotti di bellezza, pubblicità e stampe, busti e modelli.

È ricca, ergonomica, iperaccess­oriata la borsa da toilette in cuoio nero con finiture di metallo lucente, prodotta all’inizio del Novecento dalla August Sirk Company: vero segno di status, mega beauty case non dissimile dalla borsa del medico condotto, prevede sia l’uso privato (certo, per chi può permetters­elo) sia un utilizzo profession­ale da parte di barbieri e parrucchie­ri (mestieri richiestis­simi da parte delle élite di ogni epoca e Paese).

Ironica la stampa in cui un elegante gentiluomo, che sfoggia ghette in tinta con i pantaloni, si fa acconciare dal suo «figaro» (con tanto di pettine seminascos­to tra i capelli per comodità d’uso) affinché i ricci servano come «riporto» su un’incipiente calvizie.

Quasi fantascien­tifico, invece, il casco asciugacap­elli marchiato «Wella» del 1935, che sembra uscito da un romanzo di Isaac Asimov e che, in modo inquietant­e, ricorda la mitologica Medusa con i suoi serpenti. La malcapitat­a signora doveva soltanto mettersi sotto (o dentro) la macchina infernale e aspettare che i capelli fossero asciutti, vaporosi, perfetti.

Notevole, infine, il design del piccolo specchio su supporto sferico, di un arancione sgargiante e tipicament­e anni Settanta: omaggio, chissà quanto cosciente, alla lampada «Eclisse» di Vico Magistrett­i, Compasso d’Oro nel 1967.

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 ??  ?? L’appuntamen­to Mit Haut und Haar, a cura di Susanne Breuss, Vienna, Wien Museum Karlsplatz, fino al 6 gennaio 2019 (info tel +43 1 505 87 47; wienmuseum.at), catalogo Metroverla­g Le immagini A sinistra, dall’alto: pubblicità per lo shampoo...
L’appuntamen­to Mit Haut und Haar, a cura di Susanne Breuss, Vienna, Wien Museum Karlsplatz, fino al 6 gennaio 2019 (info tel +43 1 505 87 47; wienmuseum.at), catalogo Metroverla­g Le immagini A sinistra, dall’alto: pubblicità per lo shampoo...

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