Corriere della Sera - La Lettura
Il dromedario confederato
Una vivace storia militare della guerra di Secessione
Non solo Robert Lee e Ulysses Grant, Gettysburg e Appomattox, Via col vento. C’è molto altro da raccontare nella guerra civile americana (1861-1865), che per durata e violenza prefigurò i conflitti del Novecento. Lo fa Roberto Chiavini in un libro chiaro e avvincente, arricchito da immagini e cartine, quanto mai godibile per gli appassionati di storia militare.
Il volume La guerra di Secessione (Odoya) è molto attento al lato umano dei protagonisti. Rivela al profano che tra i generali del Nord ce n’era uno nato nella Virginia schiavista, George Henry Thomas, eroe della campagna di Chattanooga del 1863. Mentre tra i confederati c’era lo yankee John Pemberton (originario della Pennsylvania, ma sposato con una donna del Sud), che sempre nel 1863, anno decisivo, cercò invano di difendere la piazzaforte strategica di Vicksburg sul Mississippi. Curiosa poi la vicenda del dromedario africano Douglas, mascotte di un reggimento confederato.
Concentrato sugli aspetti strettamente bellici, con tanto di appendice dedicata ai wargame da tavolo, Chiavini trascura le cause del conflitto, specie il nodo dello scontro di potere tra la borghesia industriale del Nord e l’aristocrazia latifondista del Sud. Ma lo fa per scelta e lo segnala subito con lodevole correttezza.