Corriere della Sera - La Lettura
Buon compleanno Keith Haring La trasgressione non muore mai
Sono trascorsi ormai quasi tre decenni dalla sua scomparsa, eppure la fama di Keith Haring (1958-1990) non accenna a diminuire, così come la sua influenza sulle nuove generazioni di artisti. Il 4 maggio scorso avrebbe compiuto sessant’anni e in tale occasione il museo Albertina di Vienna gli dedica una vasta retrospettiva. Keith Haring. The Alphabet (fino al 24 giugno, Albertina.at) presenta un centinaio di opere dallo stile inconfondibile che ripercorrono praticamente tutti o quasi i temi cari all’artista americano — la discriminazione delle minoranze, l’alienazione giovanile, l’arroganza delle élite dominanti (sopra: Andy Mouse, 1985). Attraverso una molteplicità di argomenti affrontati, l’esposizione ha il merito di indagare un aspetto finora poco approfondito di Haring: la ricerca sistematica sui segni grafici che popolano tutti i suoi lavori. Si tratta della ripetizione di linee, forme e figure caratteristiche che compongono un alfabeto unico, in grado di rendere i messaggi delle sue opere alla portata di tutti. (davide francioli)