Corriere della Sera - La Lettura

I CONCEPT ALBUM SONO NATI CON IL JAZZ

- Di CLAUDIO SESSA

La stagione dei concept album rock-pop è importante, e il libro Hoepli Opera Rock di Daniele Follero e Donato Zoppo non è il primo a occuparsen­e (il 22 aprile scorso ne ha scritto su «la Lettura» #334 Massimo Zamboni). Ma i «nipotini» del rock faticano a ricordare che l’idea nacque con gli «zii» jazzisti. Già fra anni Trenta e Quaranta qualcuno metteva assieme più 78 giri (così nacque il termine «album») legati da «concetti» comuni: i songbook della cantante Lee Wiley, i blues di Count Basie e di Duke Ellington. A metà dei Cinquanta la lunga durata dell’Lp è ormai sfruttata creativame­nte dai musicisti più diversi, stimolati da produttori quali George Avakian (Columbia), Norman Granz (Verve), Nesuhi Ertegun (Atlantic). Ricordiamo gli omaggi di Oscar Peterson, Ella Fitzgerald (nella foto in alto), Louis Armstrong ai grandi autori, i viaggi attraverso la storia del jazz di Mary Lou Williams e Gil Evans, gli incontri con la musica del Novecento di Miles Davis ancora con Gil Evans, le sarcastich­e riflession­i sociali di Charles Mingus e Sonny Rollins, i manifesti politici di Max Roach (qui sopra), i paesaggi immaginifi­ci di Jimmy Giuffre e George Russell... I giovani rocker avevano solo da tenere aperte le orecchie (e gli occhi, per gustare copertine altrettant­o futuribili): cosa che fecero molto bene.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy