Corriere della Sera - La Lettura
I protagonisti Franco Loi
Franco Loi (Genova, 1930), di famiglia sarda, è saggista e critico, oltre che poeta. Dal 1937 vive a Milano di cui ha adottato il dialetto. Dopo la guerra, Loi svolge un’intensa militanza politica nel Pci, da cui uscirà nel 1954. Impiegato in vari mestieri ha cominciato a scrivere versi dapprima in italiano, poi in dialetto. Dai primi anni Ottanta ha intensificato la sua attività in campo editoriale, divenendo anche un apprezzato critico letterario e collaboratore di riviste e quotidiani. Il suo linguaggio nasce dalla mescolanza di elementi linguistici di varia natura, spesso di area proletaria e contadina, reinventati dalle esigenze espressive dell’autore. Dopo le raccolte I cart (1973) e Poesie d’amore (1974), si è affermato con la raccolta Stròlegh (1975). Sono seguite: Teater (1978) e L’angel (1981). Einaudi ha pubblicato
Aria de la memoria. Poesie scelte 1973-2002
Simone Savogin
Simone Savogin (Como, 1980) si definisce «poeta, direttore del doppiaggio, adattatore-dialoghista, attore-doppiatore, cantante-urlatore in diversi gruppi musicali». Ha vinto le finali del campionato italiano di poetry slam organizzato dalla Lips (Lega Italiana Poetry Slam) per tre anni consecutivi: Ancona 2015, Genova 2016, Monza 2017. Ha rappresentato l’Italia sia nei Campionati Europei sia alla Coppa del Mondo di Parigi (2017). Nel 2016 ha prodotto con il crowdfunding il suo primo libro di haiku illustrati ( Haikoodle, assieme a Martina Dirce Carcano), nato con l’omonimo spettacolo di poesia e disegno dal vivo. Nel marzo scorso è uscito Come farfalla con illustrazioni e flip book di Martina Dirce Carcano (Edizioni Mille Gru) Le immagini
In questa pagina: Franco Loi e Simone Savogin nella casa di Loi a Milano (servizio fotografico di Stefano Porta/ LaPresse); nella pagina a destra: l’inventore del poetry slam, Marc Kelly Smith (Chicago, 1949), il 21 luglio 1986 al Green Mill Jazz Club di Chicago