Corriere della Sera - La Lettura
L’appuntamento
Alberto Savinio,
a cura di Laura Mattioli New York, Center for Italian Modern Art /Cima, (421 Broome Street, Soho), fino al 23 giugno (Info Tel +1 646 370 35 96; italianmodernart.org), catalogo Cima (pp. 64, $ 25)
Il percorso
Quella del Cima (fondato nel 2013 per promuovere lo studio e la conoscenza dell’arte moderna e contemporanea italiana) è la prima mostra negli Stati Uniti sulle opere di Alberto Savinio (1891–1952) dopo oltre vent’anni. Il percorso espositivo propone 25 sue opere, concentrandosi sui dipinti dell’artista dopo l’arrivo a Parigi nel 1926, quando decise di dedicarsi prevalentemente alla pittura. Realizzati tra la seconda metà degli anni Venti e i primi anni Trenta, i dipinti sono accompagnati da alcune sculture e stampe dell’artista francoamericana Louise Bourgeois (1911–2010) «che rivelano comuni suggestioni di matrice surrealista, il loro interesse per l’inconscio, e la profonda influenza che i rapporti familiari ebbero sul loro immaginario artistico». La sala principale del Cima è dedicata a quadri nei quali Savinio evoca viaggi in città immaginarie, isole, e luoghi magici o mitici. Con colori irreali e forme geometriche, queste opere richiamano ricordi d’infanzia, visioni fantastiche e oniriche, come Monumento ai giocattoli (1930) o Les rois mages (1929). La mostra prosegue nel corridoio e il salotto sud con una serie di quadri che esplorano invece la famiglia come luogo di riflessione tra cui I genitori (1931) e Autoritratto (1936). Una ristampa anastatica di nove incisioni di Louise Bourgeois del 1947, intitolata He disappears into complete silence
è infine installata nella sala da pranzo del Cima insieme alla litografia di Savinio I miei genitori (1946, in alto a destra) conosciuta anche come «Poltro-mamma, poltro-babbo»