Corriere della Sera - La Lettura
La preveggenza dell’abate
I padri lontani dell’integrazione europea
Che l’Europa esista davvero o sia soltanto una costruzione artificiale è questione che oggi sembra quasi superata dalla furia iconoclasta che scaturisce da paure ancestrali. Eppure qualche decennio fa si guardava all’Europa con speranza e ottimismo, affidando all’idea di quella comunità, in cui ogni Stato depositava i suoi valori, il sogno di una pace duratura. Gli intellettuali ci credettero e gli storici fecero la loro parte anche in epoca di guerra fredda.
Per questo Alessandro Guerra ripropone con il titolo Due storie d’Europa (Sapienza Università Editrice) un paio di saggi dello storico Armando Saitta, che esamina i progetti per costruire gli Stati Uniti d’Europa: tanti si cimentarono immaginando soluzioni ai vari problemi e conflitti di interesse e alcuni, come l’aba- te di Saint Pierre, ne lasciarono intravedere i vantaggi economici. Nella galleria si va dalla respublica christiana sino a Mazzini e Cavour, con panorami ed equilibri di potere in continua evoluzione, pur nel quadro di un costante appello all’unità e alla pace. Dalla teoria all’azione: lo stesso Saitta aveva tradotto le proposte utopistiche in fatti, promuovendo un’associazione degli storici europei per superare le barriere di una storiografia imposta dai governi e per coltivare ideali che credeva profondamente condivisi.