Corriere della Sera - La Lettura
LA NUOVA SACRESTIA DI SIENA
Dapprima ospizio per pellegrini, divenuto nel Quattrocento ospedale, quindi clinica universitaria, dopo essere stato palestra spirituale per santa Caterina, infine museo singolarissimo, lo Spedale di Santa Maria della Scala di Siena, con il nuovo allestimento della vecchia sacrestia salda due capitoli nella storia della città e trasporta il visitatore assai lontano, a Costantinopoli nel 1359. Fu allora che i delegati del Comune ottennero per l’ospedale un gruppo di reliquiari bizantini di straordinario interesse, cui si aggiunse un evangelario miniato, chiuso tra due piatti di legatura d’oro e argento tempestato di 52 smalti. Le reliquie, protettrici della città, nel 1445 furono allogate nella sacrestia in un armadio dipinto da Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta. Poi l’armadio emigrò alla Pinacoteca Nazionale e solo ora, con felice decisione, è tornato alla sua prima destinazione dove gli fanno corona i reliquiari.