Corriere della Sera - La Lettura

La rivoluzion­e dell’Arte povera

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Da Alighiero Boetti a Jannis Kounellis, da Luciano Fabro a Giulio Paolini: sono 57 le opere, provenient­i dal Castello di Rivoli e dalla Gam di Torino, esposte fino al 16 agosto all’Ermitage di San Pietroburg­o in Arte povera: una rivoluzion­e creativa, a cura di Carolyn Christov-Bakargiev, direttore del Museo d’Arte contempora­nea di Rivoli che organizza la mostra, e Dimitri Ozerkov (hermitagem­useum.org). Occasione importante per promuovere uno dei più influenti movimenti artistici italiani del Novecento, la mostra (realizzata con il sostegno di Lavazza) è anche una testimonia­nza forte, in Russia, sulla libertà dell’arte. Esposte celebri installazi­oni come Neon nel cemento (1967-69) di Giovanni Anselmo, Venere degli stracci (1967) di Michelange­lo Pistoletto (sopra), Tenda (1967) di Gilberto Zorio e Igloo con albero (1968-69) di Mario Merz. Un grande albero di Giuseppe Penone è allestito nel cortile del Palazzo d’Inverno. (alessandro martini)

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