Corriere della Sera - La Lettura
L’autrice
Nata il 12 maggio 1929 a Budapest, Ágnes Heller sfuggì alla Shoah durante la guerra. Allieva del filosofo marxista György Lukács, si caratterizzò come una voce dissidente di sinistra rispetto al regime comunista filosovietico dell’Ungheria postbellica. Nota nel mondo per aver espresso la teoria dei bisogni radicali e della rivoluzione della vita quotidiana, emigrò in Occidente nel 1977, ma è tornata in patria dopo la caduta del blocco sovietico e oggi è una delle figure più autorevoli nella critica al potere del premier populista ungherese Viktor Orbán. La casa editrice Castelvecchi ha pubblicato diverse sue opere, tra cui Breve storia della mia filosofia (2016). I prossimi titoli in programma sono Potere della vergogna e La filosofia radicale Bibliografia Oltre al libro della Heller vari volumi su Marx stanno uscendo per il bicentenario del filosofo tedesco (18181883). Tra gli altri: Karl Marx vivo o morto?, a cura di Antonio Carioti (Solferino, pagine 332, € 15); David Harvey, Marx e la follia del capitale (traduzione di Virginio B.Sala, Feltrinelli, pagine 234, € 24); Jonathan Wolff, Perché leggere Marx? (traduzione di Giuseppe Balestrino, il Mulino, pagine 118, € 12)