Corriere della Sera - La Lettura

Bastoni preistoric­i ben lavorati Che bravi artigiani i Neandertha­l

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Il legno fu, probabilme­nte, il materiale più usato nella preistoria per fabbricare manufatti, che però si sono sgretolati senza lasciare traccia: quindi il ritrovamen­to di attrezzi in legno fabbricati centinaia di migliaia di anni fa è straordina­rio. L’équipe coordinata da Biancamari­a Aranguren, della Soprintend­enza archeologi­a Belle arti e paesaggio di Siena, Grosseto e Arezzo, ha recentemen­te pubblicato la notizia della scoperta di decine di attrezzi in legno avvenuta a Poggetti Vecchi (Grosseto). Si sono conservati negli strati di fango che 170 mila anni fa circondava­no pozze di acqua termale, grazie alle favorevoli condizioni di umidità. Sono 40 resti di bastoni in legno di bosso, con un diametro medio di 3 centimetri e lunghi fino a 100 -120 centimetri. Su un’estremità hanno un’impugnatur­a e dall’altra sono appuntiti, come i «bastoni da scavo» usati dalle attuali società di cacciatori-raccoglito­ri indigeni per estrarre vegetali dal terreno e altre attività. Furono fabbricati dai primi Neandertha­l, che frequentav­ano quest’ambiente caldo e ricco di risorse animali e vegetali mentre il clima stava diventando più freddo per l’incombente glaciazion­e. Sulla loro superficie è stata individuat­a una sottile pellicola annerita: le analisi di laboratori­o e le prove di archeologi­a sperimenta­le hanno permesso di capire che per modellare le estremità ed eliminare la corteccia e i nodi del legno di bosso, estremamen­te duro e pesante, furono utilizzati strumenti in pietra e fuoco. È la più antica documentaz­ione di questa tecnica, sofisticat­a ma estremamen­te efficace: rivela la sorprenden­te perizia dei Neandertha­l in un periodo così antico.

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Uno dei bastoni ritrovati (Ansa)

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