Corriere della Sera - La Lettura
Firenze, la neve delle Dolomiti Il memoir con giallo delle sorelle
Alla fine gli errori si pagano. La vita presenta il conto, e a sessant’anni non si può più bluffare. Micaela e Agnese, mature sorelle fiorentine, devono fronteggiare questa verità. Separate da tanto tempo perché agli antipodi, come inclinazioni e obiettivi, si ritrovano per regolare una noiosa questione di eredità. Questo lo scenario del romanzo d’esordio di Silena Santoni Una ragazza affidabile. Descrive Micaela come bellissima, leggera e soprattutto trasgressiva. Ha cavalcato l’onda rivoluzionaria nei Settanta e oggi è una vecchia ragazza con una lunga treccia grigia. Si è divertita, senza investire nel proprio futuro. Infatti non le è rimasto nulla. «Cristallizzata in una dimensione da eterna adolescente», all’età della pensione si veste in modo improbabile, beve troppo e sopravvive vendendo ai mercatini. Mentre l’io narrante della storia è la sorella minore, Agnese. Secchiona e meno carismatica, lasciata ai margini del divertimento, si è rifatta negli anni. Ottima posizione, marito amorevole, figlie esemplari. Sempre un po’ repressa e saputella, cita continuamente frasi in latino per giudicare i fallimenti di Micaela. Quando si ritrovano, differenze e antichi rancori esplodono. «Ripercorriamo l’infanzia, l’adolescenza, la giovinezza, aggrappandoci alle inezie, trasformando cose da nulla in motivi di risentimento profondo». Due donne disilluse, costrette a riesumare avvenimenti dolorosi. L’autrice approfondisce la psicologia delle protagoniste, descrive sentimenti e ossessioni con una scrittura precisa, senza sbavature né giudizio. Vivace l’excursus storico sui tempi della loro gioventù: lotte studentesche, femminismo, droga, terrorismo. Micaela in prima fila, Agnese defilata. La sorellanza quasi come condanna. L’affetto che lega e imprigiona. Il romanzo, costruito come un me
moir, nasconde un colpo di scena. In un gioco di sovrapposizione, fra i ricordi e il presente, l’ambientazione cambia. Da Firenze, descritta nel passato città grigia e oggi multietnica, assediata dai turisti, passa al panorama innevato delle Dolomiti. E si tinge inaspettatamente di giallo. A dividere le sorelle ci sono altri dettagli ben più drammatici dell’invidia e l’incomprensione.