Corriere della Sera - La Lettura
Sculture di meditazione forti come un gong
Pesantissime, schiacciate dalla forza di gravità eppure protese verso il cielo, pronte a essere lanciate in orbita, proprio come vorrebbe Mattiacci. Sono le monumentali sculture in acciaio corten, ghisa e ferro di Eliseo Mattiacci (Cagli, 1940), esposte ai giardini terrazzati del Forte Belvedere per l’antologica Gong (fino al 14 ottobre, musefirenze.it) curata da Sergio Risaliti, direttore artistico del Museo Novecento di Firenze. Tra le opere: Colpo di Gong (sotto, 1993), Verso il cielo (1987), Equilibri precari quasi impossibili (1991), Ordine cosmico (1995-96), Totem con nuvola (1996), Scultura che guarda (2008-2009). Opere che rappresentano l’idea del cosmo dell’artista marchigiano. Nelle sale interne, 80 disegni, sculture e installazioni che ripercorrono la carriera dagli esordi di Scultura lunatica (1962) all’arte povera del Tubo giallo (1967) fino alle opere spaziali. Sculture di «meditazione», che vogliono appunto «risuonare» come un gong: forti, profonde e suggestive. (silvia perfetti)