Corriere della Sera - La Lettura
Gli uomini e i luoghi di Pavese negli scatti di Michele Pellegrino
Sono 75 le fotografie di Michele Pellegrino (1934) in mostra nell’antologica Michele Pellegrino. Una parabola fotografica (fino al 30 settembre presso il Complesso Monumentale di San Francesco a Cuneo, comune.cuneo.it), che ripercorre l’intera carriera del fotografo cuneese. La mostra trae ispirazione da una frase di Cesare Pavese — «L’opera è un simbolo dove tanto i personaggi che l’ambiente sono mezzo alla narrazione di una paraboletta, che è la radice ultima della narrazione e dell’interesse: il “cammino dell’anima” della mia Divina Commedia » — all’interno della raccolta Lettere 19261950, pubblicata da Einaudi nel 1968. Pavese fa dunque da guida per l’esposizione che è composta da 19 sezioni monotematiche in un parallelo tra parole scritte e immagini. Si parte dagli scatti degli anni Settanta che vedono protagonisti contadini (sotto: Val Varaita, 1976), frati e suore di clausura, per arrivare a quelle degli anni Ottanta, inanimate, con in primo piano i paesaggi montani. (maurizio francesconi)