Santi, allegorie e visioni celestiali: così trionfa il Barocco altoatesino

Sono immagini dalla vita celeste, dei santi, rappresentazioni mariane, scene bibliche, sguardi rivolti a un sovrannaturale, lontano, quasi favoloso, ma che allo stesso tempo risulta familiare. È restituito con stile popolare e raffinato, senza risparmiare effetti luministici e spaziali. Il Trionfo del Barocco. Pittura dal 1600 al 1800, alla Hofburg di Bressanone (Bolzano), a cura di Johann Kronbichler (fino al 30 ottobre, hofburg.it) espone una selezione delle opere del Palazzo vescovile. La maggior parte è firmata da pittori altoatesini come Stephan Kessler (1622-1700), Paul Zeiller (1658-1738), Johann Georg Grasmair (1691-1751) e Ulrich Glantschnigg (1661-1722). In mostra anche lavori di pittori barocchi tirolesi noti a Vienna, come Paul Troger (1698-1762), Michelangelo Unterberger (1695-1758), Josef Ignaz Mildorfer (1719-1775; sopra: Tobia e l’Angelo, 1745 circa). Oltre a un’ampia selezione di ritratti (alcuni esposti per la prima volta), che vogliono comunicare potere e ricchezza. (alessandro zangrando)