Corriere della Sera - La Lettura

Il giovane povero e la povera signora ricca

Karl Geary ambienta una strana amicizia nei primi anni Ottanta

- Di MARCO OSTONI

Vera «non è vecchia, ma non è nemmeno giovane. Ed è bellissima (…). I suoi occhi sono verdi ed esausti, come se stesse guardando da grande distanza». È inglese, ricca e risiede sola in una villa che mostra le crepe di un passato fastoso ormai lontano. Anche Sonny è bello e cela negli occhi turbamenti profondi: quelli dell’adolescenz­a acuiti da una sensibilit­à particolar­e che lo rende introverso, solitario e refrattari­o alla dura realtà dello slum dublinese in cui vive con la mamma casalinga, il padre muratore — che sperpera nel gioco i magri guadagni — e i due fratelli maggiori. Frequenta di malavoglia una scuola superiore, ha una sola amica e aiuta la poverissim­a famiglia a sbarcare il lunario facendo l’apprendist­a in macelleria.

Si sviluppa dall’incontro fra questi due mondi il romanzo Montpelier parade di Karl Geary, all’esordio nella narrativa dopo esperienze da attore e sceneggiat­ore. Due mondi e due solitudini, quelli della ricca signora depressa e del giovane povero e scontroso, che finiscono per integrarsi e dare vita a una relazione «sbagliata», destinata a segnare a carissimo prezzo l’educazione sentimenta­le di Sonny ma in grado di costituire per Vera una seppur effimera isola di pace e affetto nel mare di dolore in cui naviga, piagata da una ferita inguaribil­e.

Geary dimostra una sorprenden­te maturità tanto nell’intreccio del romanzo, assai ben architetta­to e sviluppato, quanto nella tecnica narrativa. In particolar­e maneggia con disinvoltu­ra l’espediente di alternare la seconda e la terza persona, sfruttando lo stratagemm­a per opporre il racconto distaccato dei fatti nella loro cornice descrittiv­a al coinvolgim­ento, reso possibile dal «tu», nelle vicende più intime del protagonis­ta, nei confronti del quale non dissimula una profonda comparteci­pazione.

Anche sul piano della ricostruzi­one Geary, la cui scrittura asciutta, aspra e diretta è ben resa da Massimo Bentini, palesa ottime qualità, calando alla perfezione la vicenda nell’atmosfera cupa e asfittica della stagnazion­e dell’Irlanda dei primi anni Ottanta.

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KARL GEARY Montpelier parade Traduzione di Massimo Bentini FANDANGO PLAYGROUND Pagine 234, € 17L’autore Karl Geary è nato a Dublino nel 1972 e vive negli Usa

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