Corriere della Sera - La Lettura
Fucilato alla frontiera ora assiste i migranti
razie Juan Soldado per avermi fatto emigrare», si legge su un biglietto nella cappella votiva di Tijuana, a un passo dagli Usa. Come sia nata la leggenda che l’anima di Juan Castillo Morales aiuti a varcare la frontiera è di complicata ricostruzione. Quel che si sa è che il ragazzo morì fucilato il 17 febbraio 1938, a 24 anni, per aver violentato e ucciso una bambina. Accusa infamante e falsa, contro un soldato arrivato povero dal Sud, perfetto capro espiatorio. Quando, però, attorno alla tomba di Juan iniziarono a manifestarsi segnali inspiegabili, la terra impregnata di sangue, i suoi stessi accusatori cominciarono a venerarlo.