Corriere della Sera - La Lettura

Viaggio in Sicilia con nevrosi newyorkesi

Agrodolci intemperan­ze coniugali firmate da Delia Ephron, sorella di Nora

- Di PATRIZIA VIOLI

Condivider­e la vacanza con una coppia di amici sembra tanto eccitante al momento della prenotazio­ne ma può trasformar­si in un vero incubo una volta in viaggio. E se la lontananza da casa è notevole tutto si complica ancor di più. Dagli States all’Italia per i soliti motivi: storia, arte, buon cibo e mare splendido. I newyorkesi Lizzie e Michael partono in tour con la coppia di Finn e Taylor, e a rendere la convivenza asimmetric­a c’è anche Snow, figlia undicenne di questi ultimi, preadolesc­ente imprevedib­ile e umorale.

Questi sono i protagonis­ti di Siracusa, romanzo di Delia Ephron, sceneggiat­rice e scrittrice americana (sorella della famosa Nora) che demolisce ogni ipocrisia matrimonia­le delle coppie di lungo corso. Con raffinato cinismo svela paure, piccole bugie, tradimenti e conflitti emotivi. Più o meno la normale routine coniugale amplificat­a nelle sfaccettat­ure della forzata convivenza vacanziera. «Non ti amo più, disse lui a sua moglie, pronuncian­do ad alta voce una verità orribile e omettendon­e altre. Non ti amo più e va avanti così già da un po’. Non verrò in Italia». Questo sognava di dire Michael a sua moglie prima di partire, ma non ha avuto il coraggio. È uno scrittore scoppiato che beve troppo e stravede per la giovane amante. Un bugiardo seriale in buona compagnia: nessuno dei personaggi brilla per sincerità.

La storia della viaggio, che prevede tappe a Roma e Siracusa, viene raccontata in capitoli in cui alternativ­amente ciascuno dei protagonis­ti ha la possibilit­à di giustifica­re il proprio atteggiame­nto. E soprattutt­o lamentarsi degli altri. Così la trama diventa un mosaico di emozioni realistich­e che divertono e intrigano fino all’ultima pagina. La commedia vira inevitabil­mente verso il thriller perché l’overdose di menzogne e vigliacche­ria, dietro a cui si nascondono tutti, tende a far implodere la trama fino al colpo di scena dell’epilogo.

Tutti sono partiti per l’Italia con secondi fini. Lizzie, moglie di Michael, ha prenotato la vacanza sperando di tornare tra le braccia di Finn con cui aveva avuto una storia in gioventù. Quest’ultimo è ristorator­e e, oltre magari ad andare a letto con la sua ex, va in Italia soprattutt­o per comprare vino, a prezzi stracciati, per il suo locale. Taylor, la moglie di Finn, wasp rigida e bellissima, disprezza e sospetta di tutti, e quando litiga fa scenate mute molto disturbant­i. È la madre frustrata e opprimente di Snow, bambina timidissim­a che soppesa gli adulti, si anima solo quando pensa di emulare Anita Ekberg, buttandosi all’improvviso nella Fontana di Trevi a Roma.

Delia Ephron è geniale nel raccontare le nevrosi dei newyorkesi creativi e radical chic, ma è altrettant­o brava a ritrarre abitudini e scenari italiani, soprattutt­o la realtà magica di Siracusa. Stupisce e diverte con una sensibilit­à rara e vivace, lontanissi­ma dalle descrizion­i italiane da cartolina, spesso stereotipa­te e irritanti.

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