Corriere della Sera - La Lettura
IL JAZZ È DONNA IN 30 MODI DIVERSI
Dopo Gente di jazz, Gerlando Gatto dedica un libro di interviste al mondo femminile: L’altra metà del jazz (Euritmica/ Kappa Vu, pp. 256, € 15) dà voce a 30 musiciste italiane e straniere, per la maggior parte cantanti ma anche pianiste, chitarriste, direttrici d’orchestra, sassofoniste, contrabbassiste, arpiste… Un universo che ha ormai modificato in modo significativo non solo la comunità dei jazzisti, ma il modo stesso di creare questa musica. E forse una riflessione su quest’epocale trasformazione avrebbe meritato di introdurre i singoli ritratti, realizzati quasi tutti in anni recentissimi (ma qualche intervista risale al secolo scorso). Le musiciste provengono da tutto il mondo, anche se si privilegiano gli Usa (da Dee Dee Bridgewater a Mary Halvorson) e naturalmente l’Italia. Qui s’incontrano le personalità che più interagiscono con l’intervistatore, come la vecchia amica Dora Musumeci (1934-2004, scomparsa in un tragico incidente alla vigilia di un progetto di collaborazione più importante: sopra) e Maria Pia De Vito (1960: sotto). Certi temi ricorrono: la precarietà, l’importanza della didattica, le trasformazioni dei jazz club nel tempo, ruolo del pubblico. In apparenza le differenze «di genere» non sono al centro dell’attenzione, ma finita la lettura ci si accorge che il sentimento generale del libro sarebbe stato diverso se avessimo ascoltato 30 uomini.