Corriere della Sera - La Lettura
Le auto blu in vendita del premier pachistano
Per alcuni è un buon gesto, per altri solo una goccia, un provvedimento populista del nuovo premier pachistano Imran Khan. Dopo aver promesso in campagna elettorale lotta agli sprechi e ai privilegi — linea che lo ha premiato — l’uomo politico ha dato via a un primo intervento: la riduzione del parco macchine dell’amministrazione. E dunque è partito l’ordine di mettere all’asta oltre un centinaio di vetture nella speranza di ricavare almeno 16 milioni di dollari. In un grande spazio verde sono state allineate Mercedes, Bmw e altre auto di lusso (a sinistra) anche se non sempre nuovissime. Diverse hanno oltre dieci anni di servizio, con un chilometraggio robusto. Ma per gli organizzatori dell’asta sono dettagli secondari visto che per le vetture blindate sparano prezzi notevoli, forse un poco esagerati rispetto al mercato esterno. Gli amministratori delle casse statali sono convinti che l’idea sia buona mentre i sostenitori di Khan plaudono all’iniziativa per sottolineare l’impegno in favore dei più deboli. «Dobbiamo cambiare approccio e modo di pensare, potrete verificare ogni spicciolo che spendo», ha ammonito l’ex stella del cricket. Il primo ministro, nel tentativo di dare l’esempio, ha anche deciso di rinunciare all’elicottero per i trasferimenti dalla sua residenza a Islamabad all’ufficio. Una spesa giudicata inutile. Come sempre, in questi casi, non mancano le critiche. C’è chi ricorda come il taglio alle auto blu non rappresenti una novità in quanto altri governi avevano adottato misure di risparmio. Ma, al solito, oltre alla «sostanza» serve una buona coreografia mediatica. Di sicuro l’esposizione in pubblico delle limousine ha un suo impatto.