Corriere della Sera - La Lettura
La scrittrice
Teresa Ciabatti (nella foto qui sopra) è nata a Orbetello, in provincia di Grosseto e vive a Roma. Il suo esordio nella narrativa è il romanzo Adelmo, torna da me (Einaudi, 2002), in cui già fanno la loro comparsa gli elementi più personali della sua narrativa: la tematica del rapporto padre-figlia, ad esempio, la formazione di una giovane protagonista in un nucleo familiare problematico e ossessivo, il tema della solitudine e dei rapporti di potere nelle famiglie borghesi. Dall‘esordio di Ciabatti, Carlo Virzì trae nel 2006 il film L’estate del mio primo bacio. Ancora, la traumatica solitudine di una giovanissima è al centro del secondo romanzo, I giorni felici (Mondadori, 2008), in cui Sabrina, che il padre considera una bambina prodigio da lanciare come talento in erba allo Zecchino d’Oro, torna al capezzale del padre trent’anni dopo. Un padre arricchito dall’industria dei rifiuti e una figlia obesa e rabbiosa sono i protagonisti di Il mio paradiso è deserto (Rizzoli, 2013). Con il romanzo La più amata (Mondadori, 2017), autofiction in cui delinea il rapporto con un padre autorevole e potente, è stata finalista allo Strega 2017. Il nuovo romanzo Matrigna, appena pubblicato da Solferino, racconta una vicenda familiare con sfondo giallo: la protagonista Noemi torna al paese natìo molti anni dopo una misteriosa scomparsa