Corriere della Sera - La Lettura
Antichi cereali mediterranei sotto le acque della Manica
Esistono intere regioni che oggi sono coperte dal mare ma che durante l’ultima glaciazione erano terre emerse a causa della regressione marina causata dalla formazione di immensi ghiacciai terrestri. Le prime scoperte furono frutto del caso: ad esempio l’arte parietale paleolitica nella Grotta Cosquer, risalente a 27 mila anni fa, fu trovata da un sub al largo di Marsiglia nel 1991. Negli ultimi anni, progetti di ricerca che si avvalgono di specialisti e metodiche fra le più innovative mirano a mappare e a ricostruire l’evoluzione dei paesaggi preistorici sommersi dall’innalzamento del mare dovuto allo scioglimento dei ghiacci alla fine dell’era glaciale. Queste indagini stanno scoprendo gli insediamenti creati dai pionieri neolitici sulle coste del Mediterraneo prima della risalita del mare, come Atlit Yam, davanti alla costa di Israele, che fu abitato da pescatori e agricoltori 9 mila anni fa e di cui restano case, pozzi e tracce su un’area di 4 ettari. La scoperta di un paleosuolo sotto la Manica, a Bouldnor Cliff al largo dell’isola di Wight (Gran Bretagna), ha permesso di esplorare testimonianze lasciate 8 mila anni fa in una antica valle, ora sommersa, da un gruppo di cacciatori e raccoglitori, tra cui strumenti in pietra, fibre vegetali intrecciate, manufatti in legno e frutti spontanei. Le analisi dei sedimenti hanno individuato la presenza del Dna di cereali provenienti dall’Oriente mediterraneo: un risultato sorprendente che suggerisce contatti tra i mesolitici di Bouldnor Cliff e i gruppi umani sul continente europeo poiché gli stessi cereali sono documentati in Gran Bretagna solo due millenni più tardi.