Corriere della Sera - La Lettura
I COLONI DEL POPOLO GUARDANO A DESTRA
Se quello di sinistra e pro Europa dei Verdi è l’ambientalismo più noto, in Germania c’è anche un movimento ecologista che guarda all’estrema destra. Negli ultimi anni si è andato diffondendo sottotraccia, protetto dalla sua marginalità geografica e da un’apparenza innocua, fino ad affermarsi al punto tale che di recente la tv tedesca gli ha dedicato due film: un episodio del celebre Tatort (l’amatissimo giallo della domenica) e un altro di Polizeiruf 110 (storica serie poliziesca). È quello dei Völkische Siedler, i «coloni del popolo», diffusi soprattutto nel Meclemburgo-Pomerania Anteriore, ma presenti nella maggioranza dei Länder, con la loro rivista di riferimento «Umwelt und Aktiv». Sono gruppi di famiglie che si trasferiscono nelle campagne, lontane dal multiculturalismo delle metropoli, dedicandosi all’agricoltura bio (i loro prodotti finiscono nei negozi e nelle dispense di inconsapevoli vegani di sinistra) e ai mestieri più tradizionali, con un occhio all’autarchia e perfino all’educazione paramilitare. Per loro la difesa di natura e animali è difesa della patria e dell’integrità «razziale» del popolo tedesco, perché c’è unità tra Blut und Boden (sangue e terra). Parole d’ordine che si rifanno ai nazisti, non a caso tra i primi ambientalisti.