Corriere della Sera - La Lettura
Lumache coetanee dei dinosauri nell’ambra da 99 milioni di anni
Ben 33 milioni d’anni prima che l’ultimo tirannosauro calcasse il suolo terrestre (cioè 99 milioni di anni fa), due minuscole chioccioline strisciavano, con la loro proverbiale lentezza, lungo il tronco di un albero, in una foresta di quel Paese che oggi chiamiamo Myanmar (l’ex Birmania). La loro avventura, però, finì male, perché rimasero intrappolate in una grossa goccia di resina essudata dall’albero. Questa goccia era destinata a indurirsi diventando un pezzetto di ambra, lungo appena due centimetri, all’interno del quale i due piccoli molluschi sono rimasti conservati. Resti di piccoli animali sono molto frequenti nell’ambra. Sono soprattutto insetti, ma anche ragni, scorpioni, millepiedi, più raramente fiori o altre parti vegetali. I vertebrati sono molto rari (qualche piccola rana, penne d’uccello, frammenti della pelle di un rettile). Molto rare, per non dire eccezionali, sono le tracce di animali a corpo molle. Per cui, nel caso delle due chiocciole, c’era da aspettarsi di trovarne solo le conchiglie. Di un esemplare, invece, si è conservato anche il corpo molle, teso in modo spasmodico fuori da quella che era stata la sua casetta. Grazie alla trasparenza dell’ambra, se ne vede benissimo anche uno dei due lunghi cornetti in cima ai quali ci sono gli occhi. Questo eccezionale reperto è stato descritto in questi giorni sulla rivista «Cretaceous Research» da un gruppo di ricercatori provenienti da Cina, Canada e Australia. L’ambra del Myanmar, formatasi 99 milioni di anni fa, è più antica di quella baltica, datata 44 milioni di anni, il cui commercio in età antica è rintracciabile lungo una «via dell’ambra» che dal Mare del Nord arrivava al Mediterraneo.