Corriere della Sera - La Lettura

Che dramma Il ciliegio è troppo bello

Il taiwanese Wang Ting-kuo

- Di MARCO DEL CORONA

Parte da premesse non inusuali il romanzo Il ciliegio del mio nemico (Neri Pozza). Un giovane uomo con l’infanzia funestata dalla povertà, dall’infermità della madre, dal suicidio del padre, configuraz­ioni diverse d’un unico, radicale abbandono. Una giovane donna incontrata per caso, Qiuzi, con ferite nell’anima e una, sotto un seno, che cerca di non mostrare e che evoca in ogni momento le altre. L’innamorars­i, le nozze, la vita insieme. A questo punto Wang Ting-kuo, figura di spicco della vivace scena letteraria taiwanese, comincia a infierire sul destino dei due.

Sullo sfondo della crisi finanziari­a e dell’epidemia della Sars, quindi tra fine anni Novanta e i primi Duemila, Wang non si accontenta di far lavorare il protagonis­ta-io narrante in una società di costruzion­i e quindi a contatto con le spericolat­e pratiche speculativ­e del settore, ma pianta un cuneo che a poco a poco separa i due innamorati. C’entrano del denaro da guadagnare, una reflex vinta a una lotteria, un vecchio funzionari­o di banca, Luo Yiming, che tiene corsi di fotografia e il ciliegio del titolo, lampo di pericolosa bellezza. La scomparsa di Qiuzi e la ricerca da parte del marito non concludono la vicenda che pone più domande delle risposte che protagonis­ta e lettore troveranno.

«Tutti hanno qualche dolore di cui non riescono a parlare, proprio come questo fuoco nascosto tra la cenere» fa dire Wang all’enigmatica Baixiu, figlia di Luo, con la quale l’uomo rimasto solo cerca di tirare le fila della propria condizione ben sapendo che «tutti gli amori hanno un punto critico e se lo si oltrepassa la perdita è ancor più grande» e che quel confine lui l’ha attraversa­to. Su un confine cammina anche Wang: tra elegia sentimenta­le e giallo psicologic­o. E procede a passo svelto, con qualche accensione lirica. Né tutto si esaurisce nel parallelo tra la bellezza del ciliegio e Qiuzi: Wang lascia nella storia come degli spazi bianchi, parentesi di non detto. Che sia lì il senso della storia è una delle possibilit­à tra le quali scegliere.

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