Corriere della Sera - La Lettura

La cerimonia degli addii

- MARCO BRUNA

di

Hemingway, lo «scrittore tragico», come lo definì Nanda Pivano, era ossessiona­to dalla morte. Nel suo testamento letterario, Morte nel pomeriggio (1932), il rito della corrida non è altro che la metafora dell’uomo che si misura con la propria fine. Quest’ossessione fu una delle ragioni che lo portarono a una drammatica scelta la mattina di domenica 2 luglio 1961, quando si sparò mettendosi la canna del fucile in bocca. Al suo funerale c’erano la vedova Mary, i tre figli, i fratelli e pochi amici.

In occasione della giornata in cui la Chiesa cattolica ricorda i defunti — il 2 novembre di ogni anno — abbiamo scelto una serie di addii celebri: quello che segue è un breve resoconto di come alcuni grandi autori della letteratur­a siano stati salutati, con cerimonie pubbliche o private, religiose o laiche, a cominciare da alcune di quest’anno.

Guido Ceronetti (1927-2018)

Poeta, filosofo, scrittore e regista. Le vite di Ceronetti sono finite il 13 settembre, alle 7 del mattino, a Cetona (Siena), dove viveva da trent’anni. Tre giorni dopo, domenica 16, si sono svolti i funerali: intorno alle 4 del pomeriggio il feretro, seguito da una trentina di persone, alcune con in mano una rosa bianca (uno dei suoi fiori prediletti), è stato trasportat­o verso la chiesa di San Michele Arcangelo. Qualcuno ha intonato canti. Lunedì 17 la salma è stata portata ad Andezeno (Torino), città natale di Ceronetti, dove è stato sepolto secondo le sue ultime volontà.

Philip Roth (1933-2018)

Roth è morto il 22 maggio in un ospedale di New York. Al suo funerale laico, il 28, celebrato in forma privata nel cimitero del Bard College, hanno partecipat­o, come aveva richiesto lui stesso, lo scrittore Ben Taylor, l’autrice Claudia Roth Pierpont (solo omonima dell’autore, di cui ha scritto una biografia), l’autore Bernard Avishai, la studiosa Julia Golier, lo scrittore e amico di lunga data Norman Manea, l’attrice Mia Farrow, le scrittrici Susan Fox Rogers e Nicole Krauss. Ognuno di loro ha letto passaggi dalle opere di Roth.

Maya Angelou (1928-2014)

C’erano anche Oprah Winfrey, Michelle Obama e Bill Clinton sabato 7 giugno 2014 alle 10 del mattino ai funerali della poetessa e attivista Maya Angelou, nella cappella della Wake Forest University, North Carolina. Un addio aperto ad amici e parenti stretti ma trasmesso con un livestream. La stessa Winfrey, che aveva conosciuto Angelou negli anni Settanta, ha aiutato a preparare il servizio funebre.

Aleksandr Solženitsy­n (1918-2008)

Lo scrittore dissidente, premio Nobel per la letteratur­a nel 1970, è morto il 3 agosto 2008. Il 6 agosto è stato celebrato il funerale solenne nel monastero Donskoj di Mosca con il rito ortodosso. Tra le migliaia di persone che gli hanno reso omaggio c’erano l’allora presidente russo Medvedev e quello attuale, Putin. Sul feretro erano appoggiati mazzi di fiori. Un soldato con in mano una grande fotografia dell’autore precedeva la salma. Prima che la bara venisse chiusa, Solženitsy­n è stato baciato sulla fronte dai famigliari.

Mario Soldati (1906-1999)

Soltanto venti persone hanno partecipat­o all’addio di Soldati, morto il 19 giugno 1999 a Tellaro (La Spezia). La bara era spoglia, senza intarsi. C’erano tre mazzi di fiori rosa e un cuscino di fiori bianchi. I funerali si sono svolti in forma riservata a Torino, dove era presente anche il sindaco Valentino Castellani. La cerimonia è stata chiusa da Stefania Sandrelli, storica compagna del figlio di Soldati, Giovanni, che ha recitato una preghiera laica dello scrittore.

Carlo Cassola (1917-1987)

«Pochi amici, due bandiere e una gelida tramontana»: con questo titolo il «Corriere» raccontava l’addio a Cassola, morto il 29 gennaio 1987 a Montecarlo (Lucca). Il funerale è stato celebrato senza riti religiosi: solo una bandiera del vecchio Partito d’Azione e un gonfalone del Comune. Dentro la fossa risaltava un garofano rosso. La vedova, Pola Natali, «avvolta in una pelliccia scura», ha gettato la prima zolla di terra sulla bara.

Goffredo Parise (1929-1986)

Alle 17.40 del 6 settembre 1986, Parise veniva seppellito nel giardino della sua casa di Ponte di Piave (Treviso). Splendeva un sole tiepido. Era morto il 31 agosto. Le ceneri, raccolte in una cassettina quadrata di metallo, erano posate su un cu-

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy